Siena capitale dell’energia verde
Carbon free entro il 2015:“Primi in Italia”

[29/10/2007]
Siena capitale dell’energia verde Siena sarà la prima provincia al mondo a potersi fregiare di un particolare titolo sui cartelli stradali il motto carbon free, libera dal carbonio; il target è raggiungere tale traguardo entro il 2015, azzerando le emissioni di gas serra il territorio. “La prima mossa per costruire la macchina della battaglia contro l’inquinamento è stata - spiega l’assessore all’Ambiente Claudio Galletti a “Repubblica”- realizzare il pannello di controllo, un cruscotto in cui appaiono gli indicatori d’impatto ambientale”.
Tramite questo sistema di valutazione si è stimato che la “lancetta “segna 1,9 milioni di tonnellate all’anno di gas serra: da questa cifra va detratto il carbonio assorbito dai boschi, il quale, nel caso di Siena, è una percantuale particolarmente robusta, circa il 60 per cento delle emissioni; resta il corrispondente 40 per cento, equivalente a 3,29 tonnellate di gas serra all’anno per abitante. La rimozione di questa parte, ad un primo studio, non è risultata per niente facile: già oggi il 90 per cento dell’elettricità è rinnovabile perché deriva dallo sfruttamento del calore che proviene dalle viscere della Terra.
I punti cardine per raggiungere la neutralità saranno:
· il rilancio delle rinnovabili,
· il miglioramento dell’efficienza energetica e
· campagne di comunicazione per stimolare i comportamenti virtuosi.
Di questa quota da azzerare, il 30 per cento sarà dato, attraverso un sistema di incentivi, dalla sostituzione delle vecchie caldaie con altre che consumano meno, il 20 per cento dal rilancio dei biocarburanti e dal recupero del metano prodotto dalla fermentazione del materiale organico in discarica, il 10 per cento da un ulteriore miglioramento e allargamento dei boschi.
“L’impeto di questa corsa verso il carbon free è significativo, e del tutto in linea con l’Eurobarometro che testimonia la voglia degli europei di energia pulita e di sistemi produttivi meno inquinanti”, spiega Domenico Andreis, responsabile del Rina, l’ente che certificherà il processo. “Accanto al mercato obbligatorio delle emissioni serra, il meccanismo previsto dal protocollo di Kyoto per favorire le industrie più capaci d’innovare, si sta sviluppando il mercato dei tagli volontari, delle iniziative dal basso per difendere il cielo”.

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