Samsung sviluppa una fuel cell per piccole apparecchiature elettroniche
Previsto l'ingresso sul mercato nel 2010
[18/10/2007]
Nel 2010 i telefonini si alimenteranno ad acqua: è questa l’idewa di di Samsung Electro-Mechanics, che ha annunciato la realizzazione di una tecnologia simil-micro cell fuel che unisce un generatore di idrogeno alimentato ad acqua ad una micro-fuel cell. L’innovativo sistema ha una prospettiva di durata di alimentazione doppia rispetto alla durata delle ricaricabili attualmente in uso nei cellulari (10 ore di conversazione anziché 5). La batteria sviluppata da Samsung genera 3W e dovrebbe uscire sul mercato a partire dal 2010.
Oh Yong-soo, vice presidente del centro di ricerca della Samsung Electro-Mechanics ha spiegato il funzionamento della nuova tecnologia sviluppata dalla sua azienda: “Quando il telefono si accende, il metallo e l’acqua nella batteria reagiscono e producono idrogeno. Il gas passa poi alla cella a combustibile, dove reagisce con l’ossigeno nell’aria per generare elettricità”.
La differenza con altre tecnologie basate sulle celle a combustibile sarebbe che la cella di Samsung usa semplice acqua per produrre l’idrogeno invece che metanolo. Il problema ancora da risolvere invece è che i prototipi per ora sviluppati non sono ricaricabili versando acqua direttamente nel dispositivo, ma si deve piuttosto sostituire la “cartuccia”, che considerando un uso medio del cellulare durerà circa 5 giorni.
Oh Yong-soo, vice presidente del centro di ricerca della Samsung Electro-Mechanics ha spiegato il funzionamento della nuova tecnologia sviluppata dalla sua azienda: “Quando il telefono si accende, il metallo e l’acqua nella batteria reagiscono e producono idrogeno. Il gas passa poi alla cella a combustibile, dove reagisce con l’ossigeno nell’aria per generare elettricità”.
La differenza con altre tecnologie basate sulle celle a combustibile sarebbe che la cella di Samsung usa semplice acqua per produrre l’idrogeno invece che metanolo. Il problema ancora da risolvere invece è che i prototipi per ora sviluppati non sono ricaricabili versando acqua direttamente nel dispositivo, ma si deve piuttosto sostituire la “cartuccia”, che considerando un uso medio del cellulare durerà circa 5 giorni.
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