Rebreather: la nuova frontiera della vita sott’acqua?
La rivoluzione della respirazione sott'acqua
[12/03/2007]
Per chi ha sempre amato il mare, l’idea di poter visitare luoghi da sempre inaccessibili a causa della loro profondità è sempre stata uno spunto per cercare nuove soluzioni, come quella della respirazione subacquea; Henry Fleuss, il pioniere delle bombole ad ossigeno, ottenne un primo eccezionale risultato nel 1876, applicando la logica a pochi pratici e semplici oggetti: un tubo, una sacca alimentata con ossigeno e del cordame imbevuto di potassa per desorbire da lì l’anidride carbonica. Dalla sua impresa sono ormai passati 140 anni e grazie alla tecnologia, oggi è possibile immergersi a sempre maggiori profondità grazie al nuovo rivoluzionario sistema, il rebreather, che tramite il suo circuito chiuso di ricircolo, permette di riciclare la miscela inizialmente introdotta, permettendo così di dimenticare ogni dipendenza dalla superficie e di planare liberamente sui fondali. Miriam Surro e Domenico Lamboglia ci espongono dettagliatamente nella loro tesi “Progettazione di una centralina per la sintesi e la validazione di tecniche fault tolerant applicate a sistemi di respirazione subacquea“ i metodi di progettazione e programmazione di questi apparati rivoluzionari.
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