Third World Conference on the Future of Science
Venezia, 19-22 settembre 2007

[28/08/2007]
Third World Conference on the Future of Science Giovanni Bazoli, Marco Tronchetti Provera e Umberto Veronesi hanno recentemente presentato a Milano la “Third World Conference on the Future of Science”, quest’anno sul tema “The Energy Challenge”, che si terrà a Venezia dal 19 al 22 settembre prossimo. Le tre giornate congressuali, che riuniranno alla Fondazione Cini alcuni fra i massimi esperti al mondo, saranno rispettivamente dedicate alle nuove fonti di energia, agli effetti del consumo energetico sull’ambiente e sulla salute e alle implicazioni etiche, politiche ed economiche dell’utilizzo dell’energia.

A differenza dei consueti meeting sull’energia, alla Conferenza di Venezia non interverranno i grandi produttori ma autorevoli scienziati ed economisti che si confronteranno sulle emergenze ambientali e sociali connesse con la questione energetica: tra i relatori figurano due Premi Nobel per la fisica, Zhores Alferov e Carlo Rubbia, cinque ricercatori del MIT, il noto Professor James Lovelock, padre dell’Ipotesi Gaia, secondo cui la Terra è un organismo vivente autoregolantesi, e Jeffrey Byron, a capo della Commissione sull’energia dello Stato della California dell’attuale governo Schwarzenegger.
“Quello di Venezia non è uno dei tanti convegni sull’energia – ha dichiarato Carlo Rubbia – perché non è focalizzato sugli aspetti tecnico-scientifici ma sull’informazione al grande pubblico della necessità di individuare nuove fonti di energia e di preservare gli equilibri del pianeta, prima di tutto quello climatico. Questa è la grande sfida del secolo, l’Energy Challenge, e dobbiamo affrontarla subito: l’anidride carbonica che immettiamo oggi nell’atmosfera con il consumo energetico vi rimarrà per 2000 anni accumulandosi nel tempo.

Se non interveniamo tempestivamente e con determinazione i cambiamenti climatici saranno irreversibili. Al problema della qualità dell’energia si affianca anche quello della quantità. La popolazione mondiale aumenta al ritmo di 80 milioni di persone all’anno e con questo numero cresce anche l’intensità energetica, vale a dire il consumo di energia legato al livello economico sociale. Ogni persona che nasce oggi, prima o poi utilizzerà una presa di corrente e accenderà un motore, consumando energia. L’incremento annuo della produzione energetica mondiale continua a salire al ritmo di ben 2%. Mi sembra evidente che non abbiamo molto tempo da perdere e che dobbiamo puntare con convinzione sull’innovazione tecnologica.”

“Affrontare il tema dell’energia più che una scelta è una necessità”, ha commentato Umberto Veronesi, Presidente della Conferenza, “perché accomuna tutte aree critiche d’emergenza per il nostro futuro: la conservazione dell’ecosistema innanzitutto, ma anche l’approvvigionamento di acqua per l’agricoltura e il consumo, la lotta alla fame, alla povertà e alla mortalità infantile ancora esistente. Il punto di partenza è che non possiamo più pensare di utilizzare i combustibili fossili. Per quanto riguarda l’impatto sulla salute dell’uomo, sappiamo ad esempio che molti prodotti della combustione dei fossili sono cancerogeni.
Inoltre la produzione di CO2 sta diventando insostenibile.” “La ricerca sulle nuove fonti energetiche e sul loro impatto ambientale – ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, Presidente della Fondazione Silvio Tronchetti Provera – diventa ogni giorno più urgente, anche alla luce della difficoltà di realizzare il programma delineato nel Protocollo di Kyoto.
I principali studi internazionali sottolineano come una parte significativa dello sforzo finanziario per prevenire il riscaldamento globale debba essere indirizzata all’innovazione, oltre che agli incentivi per il risparmio energetico e per l’adozione di nuovi prodotti eco-compatibili. Il nostro obiettivo, quindi, è fare in modo che da Venezia parta un messaggio forte in favore di scelte politiche e industriali, soprattutto a livello europeo, a sostegno degli investimenti in fonti alternative di energia e in nuove tecnologie per
l’ambiente.”
Giovanni Bazoli, Presidente della Fondazione Giorgio Cini, ha sottolineato: “La Fondazione Giorgio Cini di Venezia, da oltre mezzo secolo impegnata nella valorizzazione dell’arte, della civiltà e della cultura italiane, oggi rinnova ed espande la sua missione, sostenendo iniziative culturali volte a valorizzare un tema molto importante per il futuro dell’umanità: l’impatto economico, culturale e ambientale delle politiche di controllo dei cambiamenti climatici. La Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza di quest’anno, incentrata su The Energy Challenge, si inserisce all’interno di questo programma ambizioso.”

Il programma esteso della Third World Conference on the future of Science e tutte le informazioni necessarie sono disponibili sul sito www.thefutureofscience.org.
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