Da tempo, in occasioni particolari (manifestazioni, convegni, seminari) si sente dire che il consumo energetico contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico, oggi tale discorso è sempre più ricorrente ed attuale. Le conseguenze derivanti dal consumo energetico vanno collegate all’uso improprio che si fa dell’energia, le quali non risultano più essere solo un’astrusità sostenuta da pochi, ed è così che quelli del risparmio energetico e fonti energetiche alternative sono divenuti temi di routine.
Tra i settori in cui è possibile ottenere un’ottimizzazione dell’uso e consumo di energia c’è quello residenziale e terziario: il parco edilizio nazionale attuale presenta degli edifici fortemente dipendenti dall’uso di energia, il fabbisogno energetico degli edifici italiani rappresenta quasi un terzo del consumo totale di energia. Non è noto a tutti che oggi è possibile costruire nuovi edifici o intervenire su quelli esistenti e giungere alla condizione limite ottimale di edificio a consumo energetico zero. La condizione precedente come detto sarebbe quella ottimale, ma senza volerci spingere cosi oltre si può raggiungere un buon traguardo realizzando edifici passivi (fabbisogno energetico inferiore ai 15 kWh/m2 anno) o edifici a basso consumo energetico (quelli per cui il fabbisogno energetico si attesta intorno a 30 kWh/m2 anno, definita anche “casa da tre litri”); un "bel"passo in avanti se si pensa che gli edifici convenzionali corrispondenti alle normative precedenti la direttiva 2002/91/CE e al D.lgs. n.192/05 hanno un fabbisogno energetico compreso tra 70 e 150 kWh/m2 anno, mentre gli edifici convenzionali non corrispondenti alle normative sul risparmio energetico presentano un fabbisogno energetico intorno o superiore ai 160 kWh/ m2 anno.
Realizzare edifici energeticamente efficienti non è difficile e partendo da semplici accorgimenti, quali giusto orientamento e compattezza della forma, un involucro edilizio termicamente ben isolato, impermeabile e senza ponti termici, possono risultare misure efficaci per ridurre i consumi energetici, e poi se necessario spingersi verso tecniche e tecnologie innovative sempre più efficienti.
In un edificio che consuma poca energia è molto più semplice mantenere buone condizioni climatiche e coprire il rimanente fabbisogno energetico con le energie rinnovabili, ciò si traduce nell'affermare che il discorso relativo alle energie rinnovabili è complementare a quello del risparmio energetico.
Il discorso dell’efficienza non si deve limitare solo ad un discorso di tecniche costruttive o di norme, ma deve essere affrontato soprattutto dal punto di vista culturale che deve coinvolgere tutti, attraverso la formazione e l’informazione dei professionisti, tecnici e cittadini. Per ottenere risultati positivi si devono progettare e costruire edifici a “regola d’arte” e con la speranza che poi l’utente finale ne faccia buon uso.