Negli ultimi venti anni il mondo del mercato si è arricchito di migliaia di prodotti e di marche. Secondo dati statistici, una famiglia media utilizza circa 150 marchi/prodotti per coprire l’80-85% dei propri bisogni. Da tener conto che una stima recente in America ha messo in evidenza il fatto che in un supermercato di medie dimensioni si possono trovare fino a 40.000 marchi.
Tutto ciò porta gli imprenditori e coloro che lavorano nella comunicazione a focalizzare il proprio lavoro sugli aspetti che possono contraddistinguere il prodotto con il relativo marchio sul mercato. Uno degli aspetti che assume notevole importanza quando la concorrenza è molta e spietata, è proprio il packaging.
Letteralmente il termine packaging viene tradotto come imballaggio, confezionamento di un prodotto. Inizialmente era semplicemente un sistema per proteggere il prodotto da urti, condizioni climatiche avverse, manomissioni, etc., oggi invece è un elemento da studiare e da ottimizzare per rendere più appetibile il prodotto.
Particolare importanza è data all’estetica. Quindi, in base al prodotto da mettere sul mercato, si studia la confezione; infatti è l’impatto visivo a dare la prima impressione del prodotto al cliente. Oltre alla sicurezza del prodotto (spigoli, dimensioni, peso, materiali…), la confezione deve avere una grafica avvincente, ma non troppo evanescente, contenere tutti le informazioni (descrizione del prodotto, modi d’uso, ingredienti/parti…) che possono presentare al meglio il prodotto e dare un senso di sicurezza sia per ciò che riguarda la qualità che per la credibilità delle caratteristiche al cliente propenso all’acquisto.
Oltre l’estetica c’è anche un aspetto sociale. Infatti un packaging ben studiato può fare in modo che il pack sia assunto ad interprete di un gruppo. In questo modo i pack vengono regalati, passano di mano in mano, quindi danno un senso relazionale tra i membri di una comunità.
Infine risulta oggigiorno essenziale dare al cliente una misura dell’etica applicata alla logica di confezionamento. Con i problemi ambientali che sono argomento di discussione giornaliero, è importante studiare l’impatto ambientale della confezione una volta eliminata. In questo modo, descrivendo i materiali utilizzati, il loro impatto ambientale e il sistema di riciclaggio della confezione, il cliente avrà sicuramente più motivazioni che lo spingeranno ad acquistare questo prodotto e non l’oggetto concorrente.
Per evitare che un prodotto veramente valido possa non avere un impatto positivo sul mercato, è bene gestire al meglio il packaging anche con consistenti investimenti di tempo e denaro sulla comunicazione e R&D.