Si può nuotare respirando l’ossigeno disperso nell’acqua senza mai dover ricaricare le bombole? Secondo Alon Bodner, ingegnere 47enne israeliano, si: questo inventore ha creato un rivoluzionario respiratore, capace di estrarre dall’acqua una miscela di gas respirabili. Il progetto nasce nel 2001, quando, per puro caso, il figlio di 7 anni dell’ingegnere gli chiede se sia possibile immergersi in mare senza bombole: grazie ad un finanziamento governativo ed al suo investimento ( i quali, sommati, portano al ragguardevole gruzzolo di 110.000 euro), il progettista ha sviluppato, prima su carta, quindi realizzando un prototipo e testandolo in vasca, un principio di funzionamento tanto semplice quanto geniale. Seguendo la logica del ciclo di frazionamento dell’aria, ovvero abbassando la pressione dell’acqua marina all’interno di un “polmone” metallico, si può fare in modo di estrarre i gas normalmente disciolti nel liquido.
Il cuore del sistema Like a fish è costituito da due pompe: la prima per aspirare l’acqua e inserirla in una centrifuga separatrice, la seconda crea una zona di bassa pressione (ad 1/5 della pressione atmosferica) estraendo dall’acqua una miscela di gas ricca di azoto (60%) ed ossigeno (34%), oltre all’anidride carbonica, in tutto e per tutto simile alla nitrox, utilizzata per le tradizionali bombole da immersione, la cui composizione minimizza i rischi da variazione di pressione.
Il prototipo è in tutto e per tutto simile ad una bombola singola da immersione: 10 kg in tutto di peso, i quali filtrano 400 litri/minuto di acqua, ricavando circa 2 litri/minuto di ossigeno ad efficienza 100%; l’attuale h=0.34 attuale garantisce comunque un flusso adatto ad un sommozzatore, ma il progettista conta di incrementare la potenza estrattiva dal mezzo cavallo attuale a circa 3 cavalli, cercando inoltre di ridurre peso e dimensioni delle batterie di alimentazione del sistema, attualmente di un kg, che garantiscono 5 ore di immersione, o di integrarlo come zavorra da immersione.
Alla luce degli ottimi risultati ottenuti, Bodner ha firmato un accordo da 7 milioni di dollari con un finaziatore asiatico per introdurre sul mercato questo progetto nel 2008 ed è stato inoltre invitato a partecipare al progetto Biosub per la costruzione di una abitazione subacquea; neio prossimi mesi infine presenterà il progetto ai suoi ex compagni d’armi della marina israeliana, sia per l’utilizzo sulle squadre d’assalto subacquee, sia come possibile sistema di ricambio di ossigeno per i sottomarini militari. Il sistema inoltre è ad impatto ambientale minimo, in quanto è stato calcolato che il consumo di ossigeno da parte di un essere umano è doppio rispetto a quello di un pesce di uguale peso, di conseguenza l’ossigeno vitale in funzione degli equilibri dell’ecosistema rimarrebbe intatto.

Di seguito, per fornire una migliore idea di funzionamento, viene riportato il ciclo di azione del respiratore: